La Topo Athletic MounTaiN Racer 3, o Topo Athletic MTN Racer 3, è il modello della collezione Topo Athletic che più di tutti cerca di coniugare efficienza di corsa – anche nei percorsi tecnici – con il comfort di marcia.
Con un aumento di ben 3 mm di spessore all’intersuola della nuova mescola ZipFoam (solo 2 mm di gomma in meno rispetto alla Ultraventure 3!), il comfort è sicuramente migliorato.
L’ intersuola priva di rock-plate all’avampiede resta ben flessibile e facilita il controllo del passo per permettere di affrontare con sicurezza i passaggi più tecnici.
L’avampiede più ampio forse non fornisce quella sensazione di sicurezza di calzata che aveva la prima versione, magari potrebbe aiutare prendere questo modello di mezza taglia più piccola del solito.
E fate attenzione, se comprate on-line: mi è capitato che un paio di scarpe ricevute fossero marcate come taglia X, ma invece erano più grandi! prima di usarle, verificate che l’alluce sia contenuto sotto il rivestimento del puntale.
Caratteristiche:
Peso: 286gr
Drop: 5mm, con un altezza a terra al tallone di 33mm
Suola: Vibram Megagrip
Tomaia
La tomaia della Topo Athletic MTN Racer 3 è quella, fra i modelli da trailrunning, ad avere un contrafforte tallonare più tradizionale, ben strutturato, con ampie imbottiture, in modo da fornire quella presa tenace che più serve quando si deve affrontare la montagna vera e propria, con un certo piglio aggressivo.
La conchiglia è flessibile ma solida, la forma rastremata, con la linguetta posteriore che non va a premere sul tendine, la seduta del tallone è ben ancorata.
Con un collarino ben avvolgente, una soletta interna Ortholite ergonomica, una linguetta para lacci ben imbottita, ed una conformazione della tomaia ben affusolata nella parte interna dell’arcata del piede, questa MTN Racer 3 garantisce ottima tenuta sul piede, una volta tirati ben bene gli spessi lacci in tessuto.
La zona dell’avampiede, ben strutturata grazie ad un bello strato di gomma protettiva al puntale, segue la tipica conformazione dei modelli Topo Athletic, con quel millimetro in più che la rende più spaziosa, rispetto alla precedente versione.
Forse tutto questo spazio può quasi contrastare con la sensazione fasciante del resto della tomaia, e non fornire quel senso di compattezza all’avampiede che spesso è richiesto, non solo come forma mentale, ma anche come forma snella che più permette di affrontare particolarità tecniche del percorso.
Suola
C’è poco da dire: è la stessa suola che da anni è usata sui modelli trail di Topo Athletic, in gomma Vibram Megagrip.
Affidabile su ogni fondo, specie quelli invernali.
Intersuola
La gomma ZIPFoam dell’intersuola della Topo Athletic MTN Racer 3 è la stessa della Ultraventure 3, eppure il comportamento è molto differente.
Probabilmente legato anche alla forma dell’intersuola stessa, e non tanto per i 2 mm in meno di gomma, ma per quella particolare svasatura sotto al tallone, e ad una pianta di appoggio, sia nella parte mediale, ma soprattutto al crash pad, molto più snella.
La gomma dell’intersuola della Ultraventure 3 può essere compressa con la forza di un dito.
Invece, la comma dell’intersuola della MTN Racer 3 si comprime poco.
La zona anteriore, priva del rock plate, è molto flessibile, si ha la sensazione che le dita dei piedi possano “spalmarsi” sul terreno,
Comportamento
E questo si sente anche nel comportamento “su strada”: la Ultraventure 3 è morbida nel contatto a terra, e ben ammortizzante.
La MTN Racer 3 non dico sia dura, ma non si fa a tempo a sentire se l’intersuola va in compressione che subito si viene rilanciati! Senza poi che questa dinamica sembri un rimbalzo, ma una vera e propria spinta!
… in salita
La cosa, più che nella corsa in piano, la si può sentire nella corsa in salita, quando la salita ha quella pendenza che non ti costringe ad andare a spingere con l’avampiede, ma ti permette di procedere appoggiando tutto il piede.
Ed è così che in quella salita con pendenza abbastanza uniforme, di 500mt D+ in 4,2km dove spesso inizio le mie uscite, sono andato su in maniera molto sciolta, e con un minor senso di fatica che in altre volte precedenti, col cuore non sotto sforzo, al punto da farmi pensare che stavo andando più piano del solito! Alla fine del giro Strava mi ha rivelato che avevo fatto, in quella salita iniziale, ben 3 Personal su 4 dei segmenti: nell’ultimo tratto c’erano le mucche al pascolo, io ed il mio cane abbiamo perso un po di tempo ad aggirarle o aspettare che liberassero lo stretto sentiero… Peccato!
Alla fine solo 1 minuto in meno rispetto al precedente PB sull’intera salita, fatto con un scarpa piastrata in carbonio… ma ben 2 minuti meglio di quanto fatto con altra scarpa non piastrata!
… in discesa
Dopo la salita, la discesa.
E qui si tratta di affrontare 285mt di discesa in 1 km. Single tracck.
E qui non ho tirato, ma sono andato con passo agile, dove era possible effettuare il gesto della corsa.. per il resto è una zumba, tutto schivate e salti…
Ed è andata bene.
Ma devo essere sincero: non me la sono sentita di aggredire il percorso con la Topo Athletic MTN Racer 3 come facevo con la MTN prima versione, sia per la calzata meno precisa, sia per quei 3 mm di gomma in più che non mi trasmettono lo stessa sensazione di contatto diretto col fondo, come invece riesce a darmi la Topo Athletic MT-4, spettacolare, da questo punto di vista.
C’è da considerare una cosa: il rapporto altezza atleta/scarpa.
Essendo la scarpa leggermente più alta, si sposta il baricentro, cosa che potrebbe incidere sulla stabilità in relazione inversa all’altezza dell’utilizzatore.
Conclusioni
Con questa nuova intersuola, la Topo Athletic MTN Racer 3 diventa sicuramente una scarpa più comfortevole che può permettere ad atleti ben preparati di percorre anche ultra trail alpini, in ogni situazione meteo e su ogni tipo di fondo.
Visita il sito Topo Athletic
Ciao Gianluca, sapresti dirmi se hai potuto notare differenze tar la calzata, riferita alla lunghezza, tra le mtn racer 3 e le Hoka speedgoat 5??
Complimenti per il tuo sito e per le recensioni dei prodotti!!! top!
Le differenze sono abissali: la Hoka Speedgoat 5 – come tutte le speedgoat- ha un puntale stretto, che chiude molto le dita dei piedi. PRobabilmente è il modello da trail Hoka che più marca questa impostazione. Torrent, Mafate, Stinson offrono più spazio per le dita. La calzata è affidabile, indubbiamente, grazie anche ai bordi dell’intersuola, che costituiscono un perimetro alla base della seduta del piede, che svolge una funzione contenitiva, stabilizzandolo bene. Anzi, mi è capitato di avvertire anche una certa correzione, dovuta all’azione di questo bordo rialzato. E’ una calzata compressa ma tutto sommato leggera. Ariosa.
La calzata della Topo MTN Racer 3 offre più spazio per le dita, ma è molto avvolgente sul resto del piede, risultando comoda e stabile.
Se si vuole stare precisi, la Hoka va presa nella stessa taglia con cui si prendono le scarpe stradali, se si vuole un pizzio di comodità in più per le dita, mezza taglia più grande.
La Topo invece è comoda nella stessa taglia che si usa per modelli stradali, se si vuole un pelo più precisa si può prendere mezza taglia di meno.
Quindi se si ha taglia cm 28, per stare precisi in Hoka tg cm 28, per Topo cm 27.5
Sono due mondi completamente differenti.
Ciao, devo fare un trail da 65, le topo ammortizzano bene come le speedgot5? O meglio queste ultime per lunghi TRAIL?
Le Speedgoat 5 non è che siano poi cos’ ammortizzanti…. Se vuoi scarpa ammortizzante e morbida nel contatto a terra, meglio la Topo Ultravbenture, la Topo MTN Racer 3, la Asics Trabuco, e ancor di più la Icebug Arcus (vera erede della Speedgoat, nel senso che è la scarpa che mi sarei aspettato sarebbe diventata la Speedgoat… e invece ferma dalla 3 versione…) e la Diadora Equipe Sestriere.