La New Balance Venym non è altro che la versione “gravel” della New Balance Rebel v4.
Dico “gravel” per caratterizzare meglio questa scarpa che altrimenti sarebbe stata caratterizzata come una door-to-trail, ma adesso va di moda dire “gravel”.
Con la Rebel condivide il reparto intersuola, ma mostra evidenti e sostanziali differenze per quanto riguarda la tomaia e la suola, che in parte incidono sul peso e sul comportamento, secondo me anche migliorandone le potenzialità!
Caratteristiche:
Peso: 264gr
Drop: 6mm, altezza al tallone 30mm
Intersuola in gomma FuelCEll
Suola in gomma Hydrohesion
Tomaia in tessuto con linguetta integrata
Tomaia
La tomaia della New Balance Venym ha lo stesso design della Rebel, ma è fatta con un tessuto mesh più convenzionale, molto fine, resistente e traforato, che secondo me migliora parecchio il feeling con la scarpa.
Occorre prendere mezza taglia di più rispetto alla Rebel, perchè il puntale, rivestito da plastica protettiva, rende la calzata più stretta sulla dita.
La linguetta paralacci è del tipo “racing”: uno strato di tessuto “corposo”, senza imbottiture, integrato alla tomaia.
Il collarino presenta delle imbottiture più consistenti, ed il contrafforte tallonare è più strutturato, rigido, a fornire maggior capacità contenitiva per saldare bene il piede alla scarpa.
Secondo me la calzata, oltre ad essere più sicura, è anche più comfortevole.
Intersuola
L’intersuola della New Balance Venym è identica a quella della Rebel: morbida, si comprime parecchio e si decomprime esplosivamente, supportanto così in maniera comfortevole un passo veloce, sotto i 3e30/km
Suola
La suola della New Balance Venym è più strutturata delle Rebel, con due placche di gomma più rigida, una anteriore e una posteriore, che ricoprono in maniera più estesa la pianta di appoggio, fornendo così una maggior rigidità alla superficie d’appoggio.
Comportamento
La suola della Venym, con la sua rigidità, smorza un po’ la capacità smorzante dell’intersuola FuelCell, migliorandone il rendimento!
Con la Rebel, ho avuto un po’ di problemi quando ho iniziato a correrci: pur comprendendone le potenzialità, ero incapace di sfruttarla, perchè, secondo me, queslla scarpa è adatta ad atleti leggeri – sotto i 70kg – ben preparati, ben capaci di far girare alte el gambe con un tempo di appoggio a terra minimo e leggero.
Io non sono quel tipo di atleta, per cui ho fatto fatica a correrci bene, per quelle poche centinaia di metri in cui ci sono riuscito
Con le Venym, invece, ci ho corso subito più agile, partendo in accelerazione che tempo 20mt già stavo a 3/km! e riuscivo a tenerlo per 400mt uscendone con soli 155bpm!!!
Naturalmente ho cercato di spingermi qualche metro più in là, ma quel tipo di corsa non è il mio, per cui non riuscivo a tenere a lungo quella falcata…
Ma almeno con le Venym ci sono riuscito, anche solo per un po’.
PEr farlo ho scelto naturalmente un percorso in piano, strada bianca e argine di fiume, sentiero di parco, fondi ben battuti.
Poi l’ho anche provata su veri sentieri. E finchè si trattava di spingere in salita, tutto molto bene.
Ho invece avuto un po’ di paura ad attaccare in discesa, perchè questa gomma, cos’ morbida e reattiva, non permette al mio piede di “comunicare” col fondo, per cui mi sono trovato spesso spaesato, e questa poca sicurezza psicologica mi ha frenato.
E sono rimasto molto sopreso dalla poca tenuta su roccia bagnata: finchè si tratta di fondo misto e sporco, anche bagnato, non ho avuto provlemi. Ma quando sono andato ad appoggiare, o anche spingere in salita su lastra bagnata leggermente inclinata.. mi è partito il piede, di lato
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