La The North Face Altamesa 300 e Altamesa 500 non sono la stessa scarpa con differenti dimensioni.

Sono proprio due scarpe differenti.

Quello che hanno in comune, e che le differenzia delle scarpe The North Face della famiglia Vectiv, è che non sono come quelle orientate all’espressione della performance nei vari tipi di specialità per le quali sono state progettate.
Le scarpe della famiglia Altamesa, con le loro specifiche caratteristiche, servono ad accompagnare gli atleti meno esigenti in fatto di performance, ma più esigenti in fatto di protezione.

Sintetizzando:

La Altamesa 300 è una scarpa per atleti in forma, di corporatura normale, per affrontare media e lunghe distanze.

La Altamesa 500 è una scarpa più indicata per atleti robusti e pesanti per medie e lunghe distanze, anche ultra- ultra a ritmi lenti.

Caratteristiche:

The North Face Altamesa 300
Peso: 289gr
Drop: 6mm, altezza al tallone 33

Intersuola in gomma EVA , con Dynamic Stability Zone all’avampiede e SKYCORE Rock Guard
Suola in gomma Surface CTRL con tasselli di 4mm
Tomaia in Engineered Mesh senza cuciture

 

The North Face Altamesa 500
Peso: 309gr
Drop: 6mm, altezza al tallone 38

Intersuola in gomma DREAM, e geometria Rocker. Tecnologia Dynamic Stability Zone all’avampiede, senza piastra anti protettiva
Suola in gomma Surface CTRL con tasselli di 4mm
Tomaia in Engineered Mesh senza cuciture

 

 


THE NORTH FACE ALTAMESA 300

THE NORTH FACE ALTAMESA 300

TOMAIA

Perfetta la forma della tomaia della Altamesa 300 che veste meravigliosamente bene il piede.

Il tessuto sembra essere molto robusto, gestisce molto bene l’umidità ambientale, non è propriamente dei più ariosi, ma non surriscalda il piede.

 

E’ precisa intorno alla dita dei piedi, veste comoda e ben fasciante lungo tutto il piede, senza andare a comprimere nella zone laterali all’allueo o al mignolo, offrendo ottimo sostegno all’arcata interna.

Il puntale ha estese coperture plastiche che forniscono ottima protezione alle dita dei piedi.

 

E’ dotata di abbondanti imbottiture al collarino e al contrafforte tallonare, dotato di conchiglia rigida che tiene stabile il piede, senza farlo sentire ingessato.

 

La linguetta para lacci ha una conformazione racer, ben tagliata, seppur priva alette di fissaggio alla tomaia, non si sposta lateralmente.

E’ poco imbottita ma in maniera densa, risulta ben protettiva anche contro il tiraggio compressivo del sistema di allacciatura.

THE NORTH FACE ALTAMESA 300

 

Il sistema di allacciatura è semplice, con lacci in tessuto, piatti e belli spessi, rigidi. Tengono bene anche quando bagnati.

L’occhiello passante mediale è connesso internamente alla base della tomaia da due stringhe in tessuto che funzionano come tiranti a rinforzare la capacità di tenuta laterale.

 

Si può tenere questa scarpa ore ore ai piedi, senza soffrire mai di fastidi.

INTERSUOLA

L’intersuola della Altamesa300 è molto semplice nel design e anche nella tipologia di gomma EVA, che non si vanta di sigle roboanti.

E’ una mescola solida, che riesce a fornire una buona ammortizzazione dell’impatto a terra senza essere spugnosa.

 

Sotto la soletta rimovibile è poi presente uno strato di rivestimento in gomma che aggiunge un pelino di morbidità in più sotto il piede: per questo, per quanto la gomma non sia morbida, il comfort del passo è comunque elevato.

La Altamesa 300 riesce ad accompagnare molto bene la fase di distensione del passo, dopo un atterraggio che non è “infossante”, il piede “rulla” con facilità, con un appoggio a terra molto stabile, grazie all’ampia superficie di contatto, anche nella zona mediale.

Bene in fase di spinta, che la zona avampiede che riesce a scaricare bene la forza impressa dal piede, complice il rock guard e la capacità di tenuta della suola.

La spinta è efficace sia in fase di corsa che di camminata in salita, che si stia sulla punte o si cammini a tutto piede.

Non è una gomma rimbalzosa, ma non si ha mai la sensazione di far fatica a correre, ed anzi con la Altamesa 300 ci si può divertire, anche sui sentieri più tecnici. Risulta agile e pronta nei cambi di direzione, non tradisce mai gli appoggi, permette di attaccare il percorso.

SUOLA

La suola della The North Face Altamesa 300 è fatta con la stessa gomma usata nei modelli più performanti della serie Vectiv.

 

La trazione è ottima, in spinta sulle punte in salita non si soffre mai di perdita di contatto, rendendo il passo efficiente.

Fornisce una valida tenuta anche su fondi bagnati, con tasselli profondi che tengono bene sul fondo friabile e sul fondo poltiglioso, e non scivola sul fango in fase di spinta.

CONCLUSIONE SULLA THE NORTH FACE ALTAMESA 300

Sono rimasto molto sorpreso dalla The North Face Altamesa 300: per essere una scarpa “entry level” – considerando la collezione TNF nel suo insieme – è una vera tuttofare, un “cavallo da soma”.

Comoda e robusta, con ottima tenuta, che ti permette di camminare e correre con facilità, su medie e lunghe distanze, sia su percorsi facilmente corribili che percordi con dislivelli importanti dove serve prontezza.

E tutto ad un prezzo di listino molto ragionevole!

Essendo un trailrunner amatore che non cerca performance ma facilità di corsa e grip sicuro, la preferisco alle più tecnologicamente ricche Vectiv. Trovo la The North Face più in armonia con le mie esigenze.

Vedo una TNF Vectiv Infinite, e sogno.. mi vedo figo a correre sui sentieri… ma poi mi sveglio e mi rendo conto che la Altamesa 300 è la scarpa giusta.

 


 

THE NORTH FACE ALTAMESA 500

TOMAIA

La tomaia della Altamesa 500 è più corposa rispetto a quella della Altamesa 300, col tessuto che presenta maggiori rinforzi laterali ed una forma un po più avvolgente sulla caviglia, quasi da scarpone basso più che scarpa running.

 

Anche la linguetta para lacci è più imbottita, con design più convenzionale.

E’ capace di far accomodare anche piedi molto grossi, ha una buona capacità contenitiva, fa sentire comodi e ben centrati.

INTERSUOLA

L’intersuola della The North Face Altamesa 500 è più alta e soprattutto molto più ampia rispetto a quella della Altamesa 300.

Nonostante questo – e una suola più estesa, e la tomaia rinforzata – non è che poi pesi più di tanto rispetto alla Altamesa 300 e alle sue stesse dimensioni.

La gomma Dream di cui è composta è meno pesante, e allo stesso tempo riesce ad avere un comportamento ben ammortizzante, senza essere morbidosa.

E’ dotata anche di una buona capacità reattiva che le permette di essere ben efficiente durante il passo, specie considerando il passo più lento per cui è progettato questo tipo di scarpa, destinata ad atleti più pesanti e meno performanti, o ad atleti in forma che voglio affrontare lunghe distanze con più calma.

La tecnologia rocker dell’intersuola è efficace, il passo, anche lento, riesce fluido, non si ha la sensazione di portarsi dietro un peso. Naturalmente non è la scarpa con cui correre con ginocchia alzata e talloni al sedere.

SUOLA

La suola della The North Face Altamesa 500 è in gomma Surface CRTL, con bei tasselloni, ben efficace in tutte le situazioni.

CONCLUSIONI SULLA THE NORTH FACE ALTAMESA 500

Come si sarà già capito, questa Altamesa 500 è una maxi per atleti over size, per dare supporto a chi ha un passo pesante, fornendo ammortizzazione attiva, più che un cuscino confortevole ma che renderebbe il passo faticoso, poco efficiente.

 

In vista di lunghe distanze, può essere usata anche da atleti prestazionali per affrontare gare da 250miglia a cammino/marcetta, tipo Montane Spine Race, Cocodona 250, Tahoe 200 o Moab 240.

 

 

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