Definire la Brooks Divide 5 una scarpa “Gravel” è forse riduttivo, perchè questa scarpa, seppur non derivando direttamente da un modello stradale Brooks, ha l’aspetto e caratteristiche di calzata e comportamento proprie di una daily trainer stradale ( si potrebbe dire simili a quelle di una Brooks Ghost) , con elementi propriamente trail, come il puntale ben rinforzato ed una suola trail, che permettono escursioni off-road anche un po’ trail, purchè a ritmi tranquilli.
Caratteristiche:
Peso: 285gr
Drop 8mm, altezza al tallone sui 34mm
Intersuola in gomma DNA Loft v2
Suola in gomma TrailTack Gree
TOMAIA
La tomaia della Brooks Divide 5 è fatta con un tessuto di derivazione stradale, con un puntale ben rivestito che protegge ottimamente da eventuali urti contro ostacoli ambientali.
E’ una tomaia che accoglie molto bene il piede, rivestendolo in maniera compatta, rassicurante, con il contrafforte tallonare ampio e ben strutturato che accoglie comodamente il tallone e avvolge la caviglia in un abbraccio confortevole grazie a ottime imbottiture.
Il sistema di allacciatura, di tipo tradizionale, è ben efficace senza nemmeno dover tirare poi tanto forte i lacci, da quanto la tomaia riesce ad avvolgere bene il piede.
La linguetta para lacci è ampia, collegata alla tomaia tramite soffietti laterali, ed è imbottita in maniera morbida, soffice sul collo del piede.
La soletta interna è bel sagomata, morbida, vellutata al tocco, e dotata di fori di areazione perimetrali.
La Brooks Divide 5 è una scarpa che ci metti il piede dentro e ti senti subito “a casa”.
Tipicamente Brooks!
INTERSUOLA
L’intersuola della Brooks Divide 5 è fatta con la gomma DNA Loft v2.
Non è l’ultima e più performante versione della mescola DNA Loft, ma riesce comunque a fornire un eccellente livello di ammortizzazione (in relazione al tipo di scarpa), con un crash pad molto ampio che, al momento dell’appoggio a terra, sembra avvolgere il tallone, non solo sotto, ma anche ai lati, a frenare in maniera progressiva e ben decisa la caduta.
Il momento dell’impatto a terra non è morbidoso, anzi, bello solido, da far sentire di schiacciare il fondo, e la rullata riesce a scorrere fluida, con una zona mediale ampia e con pianta d’appoggio tutta contatto a terra che fornisce una base stabile sotto all’arcata del piede durante la distensione del passo.
L’intersuola, all’avampiede, al momento della spinta risulta meno morbida rispetto al tallone.
Questo rende più efficiente la dinamica del passo, specie considerando la possibilità di correre su fondi morbidi dove troppa morbidità risulterebbe poco vantaggiosa alla fase di spinta. E durante la corsa in salita, quando tutto l’avampiede spinge sulla gomma con tutto il carico del peso del corpo, senza affondare troppo, senza smorzare.
SUOLA
La suola è in gomma TrailTak , la stessa usata negli altri modelli da trail running, ma con tasselli non troppo invadenti, che non disturbano la scorrevolezza del passo quando si corre su fondo asfaltato.
Ci è piaciuta la tenuta su rocce bagnate.
Piccoli i tasselli al tallone, ci hanno fatto dubitare della tenuta in appoggio in discesa. Cosa che non è avvenuta.
Ci fanno ancora dubitare sulla loro resistenza all’usura.
CONCLUSIONI
La Brooks Divide 5 permette di correre con piacere, ben protetti, con disinvoltura, sia su asfalto che su fondi off road, anche bagnati, e anche avventurarsi su percorsi veri da trail, con la dovuta attenzione.
La scarpa ha un intersuola protettiva e molto solida, manca di quella capacità torsionale tipica di una scarpa performante da trail (come la Brooks Catamount), ed il drop tacco-punta più alto tipico da scarpa stradale più che da trail, non permette la massimo mobilità della caviglia.
Anche la Brooks Cascadia 18 – scarpa da vero trailrunning – ha lo stesso drop di 8mm della Divide 5, ma li l’intersuola è dotata di una tecnologia – Trail Adapt System – che le consente maggior flessibilità e capacità di adattarsi alle caratteristiche del fondo.
Quindi la poca sensibilità che si ha del fondo, unita alla sostanziosità dell’intersuola ed al drop alto, limitano la capacità di controllo del passo, che si può far sentire quando si affrontano discese dove c’è fondo molto sconnesso e che richiedono continui cambi di direzione e tipi di appoggio più acrobatici.
Questo mette in crisi il rapporto scarpa-piede, dove si sente la mancanza di tenacità di presa sul piede del comodissimo contrafforte tallonare.
Quindi, occorre procedere con calma e attenzione nell’affrontare le discese tecniche.
Vi posso dire che nei percorsi che affronto abitualmente – con tratti che hanno dislivello di 300mt in meno di 2 km – ho fatto meglio correndo in salita che in discesa!
E giustamente Brooks, sul suo sito afferma che la Divide 5 è scarpa per “Trail semplici, Trail runner principianti, Strade sterrate e sentieri battuti”.
Quindi, ora che siete ben informati… Run Happy Gravel!
Visita il sito BROOKS
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