Le scarpe sono uno strumento indispensabile per chi pratica sport all’aria aperta. Come ogni attrezzatura sportiva, però, anche la loro durata è limitata e dipende da diversi fattori:
- Tipo di fondo (sentiero, strade sterrate, asfalto, ecc.)
- Peso dell’atleta
- Tipologia di appoggio
- Chilometraggio percorso
- Frequenza d’uso
- Materiali di composizione della scarpa
Dopo centinaia di chilometri su sentieri di montagna o su altre superfici, le scarpe inizieranno a mostrare segni di usura che ne compromettono l’efficienza. A questo punto, sorge spontanea una domanda: come ridurre l’impatto ambientale una volta esaurite le loro caratteristiche tecniche?
Esaminiamo insieme le opzioni più sostenibili per dare nuova vita alle nostre scarpe da sport: riciclarle, ripararle o smaltirle in modo responsabile.
Riparazione: il valore della risuolatura e del restauro
Uno dei metodi più efficaci per prolungare la vita delle scarpe è la risuolatura, un processo che prevede la sostituzione della suola danneggiata, mantenendo la tomaia e se risulta ancora in buone condizioni. La risuolatura non solo allunga la vita del prodotto, ma riduce anche la produzione di rifiuti.
Altri piccoli interventi di restauro possono includere la sostituzione dei lacci e la riparazione di parti scollate. Prolungare la vita delle proprie scarpe attraverso queste pratiche è un gesto semplice, ma a livello globale può contribuire in modo significativo alla riduzione del consumo di risorse e non per ultimo farci risparmiare qualche euro!
Riciclo: trasformare i rifiuti in nuove risorse
Quando le scarpe diventano inutilizzabili, il riciclo rappresenta un’opzione da considerare. Alcune aziende del settore, sensibili a questo problema, hanno avviato programmi di riciclo per trasformare le calzature in nuovi prodotti, come materiali per piste sportive, tappetini o altri oggetti utili. Questo processo è complesso: le scarpe vengono smontate, i materiali vengono separati (gomma, tessuto, metallo) ed infine trasformati in componenti riutilizzabili. Un’iniziativa innovativa è il riciclo chimico o meccanico, che permette di separare i polimeri e rielaborare fibre sintetiche e naturali in nuovi materiali. Alcuni marchi offrono incentivi ai propri clienti per riconsegnare le scarpe usurate in negozio, contribuendo così alla creazione di un ciclo produttivo più sostenibile. Tra questi spicca Scarpa, un’azienda leader in Italia per la produzione di calzature outdoor [link].
Smaltimento: come evitare l’impatto ambientale
Nel caso in cui le scarpe non siano più idonee né alla riparazione né al riciclo, lo smaltimento differenziato rappresenta l’ultima soluzione possibile. Tuttavia, il problema principale è che le scarpe contengono materiali come plastiche e gomme che impiegano decenni a degradarsi, contribuendo all’inquinamento globale. È quindi fondamentale optare per uno smaltimento il più responsabile possibile. Molte amministrazioni locali stanno sviluppando programmi di raccolta per rifiuti speciali, che consentono di recuperare e smaltire le calzature e altri articoli sportivi presso strutture di compostaggio industriale.
Il ruolo dei consumatori nella scelta sostenibile
La gestione sostenibile delle scarpe richiede una visione d’insieme che vada oltre l’uso personale. Per noi utenti, il modo migliore per contribuire a questi processi – che includono recupero, smaltimento e riciclo – è rimanere sempre informati ed aggiornati.
Per approfondire questo tema, vi consiglio di visitare il sito dell’azienda EsoSport, se ancora non la conoscete, che propone alla grande distribuzione di attrezzature sportive e alle amministrazioni locali un servizio di raccolta delle scarpe esauste [link]. Un’iniziativa che permette di comprendere come sia possibile trasformare un oggetto di scarto in una risorsa!
In conclusione, mi piacerebbe reperire ulteriori informazioni su altre aziende produttrici di scarpe da trail o, più in generale, di calzature outdoor, che offrano il ritiro e il successivo smaltimento dei loro prodotti, oltre a quelle già menzionate in questo articolo
Buon trail a tutti!
Vorrei aggiungere un’altra possibilità di riutilizzo: io lascio le scarpe che dismetto sul muretto vicino ai bidoni della spazzatura sottocasa, qui è ormai consuetudine lasciare libri scarpe o altri oggetti ancora in stato semi-decente che vengono regolarmente presi in pochissimo tempo da chi li riutilizzerà. (Io lascio le scarpe, ma spesso prelevo qualche libro!)
Grazie Andrea per il tuo prezioso contributo. Gesto onorevole, sicuramente apprezzato da chi usufruirà delle calzature ancora per lungo tempo, nella speranza che possa avere la stessa sensibilità ambientale.