La Salomon Vision è una scarpa da trail running progettata in modo da poter essere completamente riciclata alla fine della sua vita.
Su ogni paio c’è un codice QR stampato sulla linguetta para lacci.
Scansionandolo si apre una pagina dove scaricare un’etichetta di spedizione prepagata da utilizzare per rispedirle a Salomon.
La tomaia e la suola vengono separate e riciclate separatamente.
Al di là di questa sua performance eco-compatibile, la Salomon Vision è una scarpa da trail running tecnologicamente avanzata, che dal punto di vista dell’espressione della performance e dell’ammortizzazione si pone al di sotto della Salomon Genesis, ma risulta più polivalente, con i suoi tasselli più pronunciati che forniscono migliore trazione su fondi morbidi e bagnati.
Caratteristiche
Peso: 300gr
Drop 8mm, altezza al tallone 33mm
Intersuola InfiniFoam, composto di TPU con Nitrogeno
Suola Contagrip con tasseli di 4,5mm
Tomaia in tessuto Matrix con sistema di allacciatura Quicklace, soletta interna Ortholite
TOMAIA
La tomaia della Salomon Vision è fatta con il leggero e resistente tessuto Matrix, che è molto traspirante e gestisce molto bene l’espulsione dell’umidità.
Così traspirante che calzata a piede nudo, nelle prime ore del mattino, con 5°c, ho sentito il freddo entrare dentro a congelarmi la zona sopra le dita dei piedi!
Nelle zone laterali, l’interno della tomaia è rivestito da un telaio che fornisce una struttura portante che, collegata al sistema di allacciatura, permette una calzata molto stabile sul piede.
Sistema di allacciatura
La tomaia presenta il tipico sistema di allacciatura Quick-Lace con una comodissima palpebra porta stringa sulla linguetta para lacci.
Linguetta para lacci solida e protettiva anche contro l’allacciatura tiratissima necessaria per uso sui sentieri, mentre su percorsi gravel si può stare ben più rilassati. Infatti ero così rilassato che, quando ho iniziato a scendere un bel tratto di downhill, quasi la perdevo…
La tomaia rispomde molto bene alla regolazione della stringa, sarà che ci sto prendendo mano nel gestirla, non mi capita più di avere “sezioni” che sono più in tiraggio di altre, è tutto molto più omogeneo.
La linguetta è dotata di tipici soffietti laterali in tessuto elastico che la collegano alla tomaia.
Talloniera
Il contrafforte tallonare è semi rigido, rastremato e ben imbottito, calza molto bene, trasmettendo sensazione di sicurezza oltre che di confort.
La linguetta posteriore avvolge in maniera decisa la zona del tendine, se non si è abituati (come me..) si può avere un momento di iniziale disagio. Ma anche correndoci a piede nudo, non ho sofferto alcun problema, nessun sfregamento.
La soletta interna Ortholite garantisce una calzata piena intorno alla base del piede e una seduta confortevole.
Calzata
La zona dell’avampiede, a parità di taglia della Genesis, veste in maniera più compatta sulle dita, comprimendo l’alluce verso l’interno, e riesco a sentire il puntale – ben più robusto – sopra le dita.
Questo mi ha preoccupato non poco, temendo disagio durante la corsa, essendo abituato a scarpe più comode, specie le Topo…
e invece mi son trovato bene, non ho sofferto in alcun modo del puntale, mentre un pò di indolenzimento all’alluce l’ho sentito, dopo averla indossata in modalità “casual” per 4 ore e corso per due…
Quando ci ho solo corso per un paio di ore, nessun problema.
INTERSUOLA
Nel momento in cui l’ho messa ai piedi, la Salomon Vision mi ha fatto sentire più alto. Eppure l’intersuola non è più spessa di tante altre scarpe che sto usando.
E quando ho iniziato a camminarci, ho percepito che aveva del drop.
Che poi ho scoperto essere è di 8mm, lo stessa della Salomon Genesis o della Salomon Defy Gravl, che ho usato recentemente.
Eppure mi sembrava di stare sui “tacchi”, specie quando ho iniziato a camminarci.
Che la Vision non è una scarpa morbida e che va in compressione, al tocco a terra. 8 mm sono, 8 mm restano.
E poi c’è quella curvatura, sotto al tallone, che ti fa basculare in avanti… Camminarci normalmente mi ha provocato un certo disagio…
Comportamento
La prima uscita con le Salomon Vision è stata un uscita Gravel.
Venivo da una serie di uscite con scarpe gravel – di cui abbiamo prodotto uno speciale, di cui fa parte la Salomon DRX Grvl – e la giornata mi sembrava adatta ad una corsettina sciolta, senza dislivello.
Un modo per provare le capacità corsaiole dell’intersuola.
Non sapevo di che tipo di gomma fosse fatta, nè il drop, ne l’altezza da terra.
Avevo visto il simbolo del riciclo stampato di lato, ma non avevo mica letto cosa c’era scritto accanto.
Ed è stato un bene, spesso è meglio non sapere di che tipo di gomma è fatta l’intersuola, per non farsi aspettative.
Uscire e provare a correre e cercare di entrare in sintonia e trovare la propria “forma di corsa”.
E ci sono riuscito.
E poi ho capito, leggendo… cavolo, è un intersuola fatta con gomma ben performante!
Ho constatato subito il fatto che non fosse morbidosa nel tocco a terra, e che mi spingesse a tenere un passo svelto.
Non dico a correre veloce, ma a stare ben attivo.
Ho percepito che l’appoggio di tallone non è morbido, che l’intersuola che accoglie la caduta non tanto con l’intento di ammortizzare, quanto di accompagnare il movimento del piede, in una rullata molto decisa, con un contatto a terra solido.
Al momento della spinta non si sentono le dita affondare nella gomma, si ha la sensazione di far tanto con poco
Si corre e si cammina bene in salita, la fase di spinta non subisce
I 25mm di gomma sotto l’avampiede, di questa gomma non spugnosa, reagiscono bene alla forza di spinta.
E proteggono bene anche dalle perturbazioni del fondo.
Non c’è rock plate protettivo, e questo permette alla struttura di essere anche abbastanza flessibile.
Non è sensibile come quella della Salomon Genesis, ma si lascia guidare bene dal piede.
La Vision risulta sempre ben pronta ai comandi del piede, agile sul tecnico, facile da controllare, anche grazie alla sua suola.
SUOLA
La suola della Salomon Vision utilizza la tipica mescola Contagrip, la cui ultima versione é migliorata tanto per quanto riguarda la tenuta sui fondi bagnati.
Ha un design molto differente da altri modelli.
I tasselli grandi, ben più distanziati e più profondi – anche se di solo mezzo millimetro – rispetto ad altri modelli performanti, migliorano la tenuta su fondi morbidi – che siano friabili o fangosi, o coperti da sporcizia melmosa – anche per chi non è un atleta performante
CONCLUSIONI SULLA SALOMON VISION
Da quando è andato via Killian, Salomon è sfornato finalmente modelli di scarpe che risultano ben performanti e più facilmente “assimilabili” dai più.
Ognuna con il suo proprio carattere, con la sua funzione, e con tecnologie adeguate al caso.
La Salomon Vision è da considerarsi una daily trainer da trail, una work-horse solida, fatta con materiali di qualità, tecnologie al passo, che può essere portata sia dal corridore in forma che da quello più pesante, ed è forse anche meglio per questo tipo di corridore, per la consistenza della gomma dell’intersuola che non si fa “schiacciare” dal peso.
Visita il sito Salomon
SALOMON ACTIV SKIN 12 uno zaino da trail running per ogni situazione