La Salomon S/Lab Ultra è la scarpa da trail running (esclusa la Glide Max TR, una door-to-trail) più gommata della casa francese : con 37mm di gomma al tallone supera i 32mm delle Ultra Glide, i 30mm della Genisis e i 29mm della Ultra 3.
Più protezione, quindi.
Più comfort.
Ma anche più spinta, grazie ad una piastra in fibra di vetro e una tecnologia rocker che facilità il passo.
Si inserisce a pieno titolo nella “sfida” con le scarpa paistrate in carbonio, nonostante non abbia la piastra in questo materiale, perchè comunque riesce a raggiungere l’obiettivo: fornire facilità di passo, risparmio energetico per raggiungere con meno fatica il top della prestazione specialmente sulle lunghe e lunghissime distanze.
Unico appunto : potevano darle un altro nome? che si confonde un pò con la “classica” Ultra..
Cartteristiche:
Peso: 280gr
Drop: 8mm, altezza al tallone 37mm
Intersuola: in Energy Foam con piastra Profeel a tutta lunghezza in fibra di vetro
Suola: Contagrip con tasselli profondi 3.5
Tomaia: in tessuto Matrix con sistema allacciatura QuickLace
Tomaia
Tessuto
La tomaia della Salomon S/Lab Ultra è in tessuto Matryx, una reta in fibre di Kevlar, un tessuto leggero e allo stesso tempo resistente.
La rete è a strato singolo, senza fodera interna, se non nella parte del contrafforte tallonare.
Ne consegue che la scarpa è molto traspirante, il piede non fa un bagno di sudore nemmeno nelle giornate più calde.
Il tessuto riesce a drenare bene l’acqua e si asciuga bene, se non nelle parte inferiore, dove sono presenti i layer di rinforzo.
Questi layer in verità non sono li tento per proteggere il tessuto, ma per dare struttura alla tomaia, per migliorare la capacità di calzata della scarpa, per renderla ben contenitiva.
Avampiede
La zona dell’avampiede ha una conformazione allargata per ospitare più comodamente il piede, che è si raccolto ma mai compresso, e non riceve fastidiosi tocchi della tomaia o del puntale in qualsiasi situazione di corsa.
Puntale è rivestito abbondantemente di plastica semirigida, sia intorno che sopra le dita. Protezione assicurata.
Sistema di allacciatura
Il sistema di allacciatura è il collaudato Quick Lace, con 5 occhielli passa lacci, e con tasca porta cursore presente sulla linguetta para lacci, che non funziona come una palpebra, ma ha un apertura superiore che ne facilita lo stivaggio dall’alto.
La linguetta para lacci sembra fatta in tessuto tipo neoprene, è spessa e molto protettiva, riesce a proteggere bene il collo del piede dalla pressione delle stringhe. Anche grazie ad un fine strato di tessuto sintetico, che la protegge anche dallo sfregamento usurante.
E’ una linguetta ampia e collegata alla tomaia tramite soffietti laterali in fine tessuto elastico.
Questa linguetta, differentemente da altri modelli Salomon, oltre a dare adeguata protezione, fornisce un buon senso di confort e contribuisce a rendere la calzata ben fasciante. Ci si sente ben raccolti.
Contrafforte tallonare
Il contrafforte tallonare è molto minimalista, privo di conchiglia interna rigida, costituito da un imbottitura estesa e solida – con un tessuto molto piacevole al tatto – e rivestita esternamente da da un esteso strato di tessuto sintetico che si allunga a tutto il collarino.
Il contrafforte è anche più alto sulla caviglia, rispetto al normale: questo rende un po’ la scarpa più difficile da calzare, ma aiuta a renderla più stabile sul piede, considerando la sua flessibilità.
Flessibilità che può essere sia un pregio che un difetto: dipende molto dalla tecnica di corsa dell’atleta. A me non dispiace, perché sul tecnico mi lascia un po’ di libertà di movimento del piede senza per questo perdere contatto dalla pianta di appoggio: il piede ruota ma non parte via.
Soletta rimovibile
Pianta di appoggio che è costituita da una soletta ergonomica Ortholite dotata di molti fori di areazione/drenaggio e di solchi sotto l’avampiede, per assecondare meglio la flessibilità/morbidezza della gomma della zona avampiede.
Intersuola
L’intersuola della Salomon S/Lab Ultra è composta, per entrambi i due strati, da una miscela gommosa copolimero EVA/olefina Salomon Energy Foam in un’unica densità.
E’ alta ed anche larga, quanto quella della Ultraglide se non di più, sia sotto il tallone che nella zona mediale, anche se sembra più snella!
Piastra Profeel
In mezzo ai due strati di gomma c’è la piastra in fibra di vetro, un doppio forchettone contrapposto non rigida quanto quella de la Pulsar Pro Trail.
La posizione della piastra nella parte bassa – più a contatto al suolo- e la distribuzione della gomma rispetto ad essa, ci fa capire che serve più a fornire maggior efficienza nella rullata che non a favorire il rimbalzo in fase di spinta, a favorire la velocità.
La sua forma, costituita da due forchettoni contrapposti che si collegano nella parte mediale, ci fa intuire anche un altra sua funzione: stabilizzare la fase di ammortizzazione – sia in senso verticale che orizzontale – e stabilizzare la zona mediale durante la rullata.
Il materiale di cui è composta, più flessibile rispetto al Carbonio, riesce a fornire un sostegno alla fase di spinta senza sacrificare la flessibilità che serve durante l’appoggio, in ambito trail.
Comportamento
In questa maniera la corsa è molto ammortizzata, abbastanza morbida ma ben stabile, e reattiva, soprattutto protettiva soprattutto sull’avampiede.
Durante la fase di ammortizzazione il piede non va mai ad infossarsi nella gomma, questa non cede, ma assorbe il colpo a terra e la caduta, senza essere spugnosa, anzi, sembrando persino rigida, da quanto riesce a sostenere il peso, a mantenere il piede “su”.
La piastra permette una “doppia” fase di ammortizzazione, impedendo alla gomma sopra di essa di infossarsi, dilatandosi nel modo che sarebbe potuto succedere se l’intersuola fosse stata così spessa senza di essa. Allo stesso tempo impedisce il ritorno al ginocchio del rinculo conseguente alla fase di appoggio, “raccogliendo” il rimbalzo e indirizzando quell’energia lungo la piastra per favorire così la rullata.
Durante la corsa, il piede affronta tutta la fase di contatto a terra standosene ben distaccato dal fondo, sia perché la gomma filtra tutto, sia perché è come se fosse innestato in una “ruota” che esegue il moto ed il piede è solo un raccordo tra la scarpa e l’albero motore.
Naturalmente la corsa sui sentieri non è solo corsa, ma anche salto, acrobazia: e qui il piede torna in gioco.
La scarpa riesce ad essere stabile sul tallone anche quando gli appoggi non sono facili, ma la parte anteriore della tomaia può far mancare il dovuto contenimento all’avampiede se durante la rullata il fondo non permette una distensione lineare del passo, a causa del fondo dissestato, particolarmente inclinato in senso laterale o da esigenze dovute a cambi di direzione
Se invece si attacca il fondo, andando con appoggio d’avampiede, la scarpa riesce a mantenere la posizione sotto il piede.
D’altronde è una scarpa molto alta da terra, l’acrobaticità sul tecnico non è il suo scopo.
Bisogna stare attenti: perchè in fondo la scarpa è leggera sul piede, e leggera durante l’esecizione del passo, anche frizzante in spinta, per cui ci si può lasciaare andare, si può pensare di poterci fare cose che non sono proprio nell’anima di una scarpa progettata per affrontare ultra distanze
Suola
Suola in gomma Contagrip, con impronta di tasselli a wafer, scorrevole, sicura su asciutto, buona su rocce bagnate, attenzione col sottobosco di foglie bagnate, aggirate il fango
Conclusione
La Salomon S/Lab Ultra ha uno scopo.
Il suo scopo è facilitare il passo. Renderlo meno faticoso.
Grazie a tanta gomma, rende l’impatto a terra meno traumatico e riesce a far scorrere con il piede ben distante dal suolo, dalle sue perturbazioni.
Grazie alla sua piastra riesce a liberare il piede da parte del carico di lavoro
Per andare lontano con minor fatica.
E’ una cosa che non si può sentire quando si calza la scarpa. Non subito. Te ne accordi dopo ore.
Perchè volendo, ci sono scarpe che ti trasmettono maggior sensazione di piacevolezza, come la Salomon Sense Ride 5. O la Salomon Ultraglide
Ma solo quello. E per un tot di percorso. E ad un certo tipo di passo.
Se il vosto obiettivo sono 100 e più km, e fatti spingendo al vostro limite, allora ha senso investire in questa Salomon S/Lab Ultra.
Visita il sito SALOMON
https://trailrunning.it/scarpe/salomon-vision/