La Saucony Xodus Ultra 2 , la Saucony Peregrine 13 e la Saucony Balze TR sono tre modelli di scarpe da trailrunning molto diverse tra loro.
Le differenze tecnologiche tra i due modelli sono molteplici e influiscono sul tipo di utilizzo che si può farne.
Queste differenze possono influire sulle prestazioni, relativamente alle capacità atletiche e preferenze di ogni atleta.
Fondamentalmente la Peregrine 13 è una scarpa per medie e lunghe distanze. La Xodus Ultra 2 per lunghe e ultra distanze. La Blaze TR per lunghe e ultra distanze.
DATI TECNICI
Tomaia
Le scarpe da trail running Saucony hanno in comune il design Formit. Questa tecnologia coinvolge tomaia, soletta e intersuola a formare una culla in cui il piede viene a trovarsi avvolto.
I contrafforti tallonare sono per tutti e tre i modelli ben strutturati e dotati di buone imbottiture.
Il sistema di allacciatura è per tutte a lacci.
Quello della è Xodus caratterizzato da passanti costituiti da stringhe cucite sulla tomaia.
Le linguette para lacci sono molto minimaliste, ed integrate alla tomaia.
LA Peregrine e la Blaze risultano più traspiranti.
Molto importante è la presenza di una soletta rimovibile in PWRRUN+, una mescola in TPU.
Questa mescola, a differenza della semplice gomma EVA, riesce a dissipare i picchi di pressione.
La Peregrine 13 e la Xodus Ultra 2 hanno la soletta in PWRRUNB+. La Blaze ha una soletta rimovibile in EVA.
Calzata
La Peregrine 13 ha una calzata più morbida, più confortevole, ben salda sul piede.
La Xodus Ultra 2 ha una calzata più fasciante, compatta. Non dico “rude”, ma si fa sentire maggiormente sul piede.
La Saucony Blaxe TR ha una calzata leggera, fasciante, con buon spazio per le dita.
Suola
La Peregrine 13 e la Xodus Ultra 2 hanno la suola composta dallo materiale PWRTRAC.
E’ una mescola pensata proprio per il trailrunning: più morbida e vischiosa rispetto alla XT-900, la gomma che viene usata nei modelli stradali.
Stesso materiale ma diverso disegno del battistrada, con tasselli di diverse dimensioni e profondità: più aggressiva la Peregrine 13, più scorrevole la Xodus Ultra 2.
La Blaze TR invece ha suola in gomma XT-900, con tasselli di 4 mm; è una suola durevole e adatta a fondi asciutti, che va in crisi sul bagnato.
Intersuola
La Saucony Xodus Ultra 2 ha un intersuola composta da due tipi di gomma. La struttura esterna è in PWRRUN, una gomma EVA, all’interno della quale c’è un “cuscino” in PWRRUN PB, uns mescola EVA/PEBAX.
Il PWRRUN utilizzato nella Xodus Ultra 2 sembra più “rigido” rispetto a quello della Peregrine 13, che seppur con minore gomma sotto al tallone, offre un contatto a terra più comfortevole nella fase ammortizzante.
La Xodus Ultra 2 è più stabile e più reattiva grazie alla presenza della gomma in Pebax.
Invece la Peregrine 13 è molto più elastica, e ha maggior capacità torsionale.
La Blaze TR ha suola in gomma PWRRUN, come la Peregrine, ma con molti mm in più di spessore, specie sotto il tallone. Riesce così ad ammortizzare ancor di più il contatto a terra, ed è così protettiva da non necessitare la presenza di un rock-plate nella zona anteriore. E’ anche ben flessibile.
Funzione
La Saucony Peregrine 13 è progettata per offrire comfort e dinamicità su medie, massimo lunghe distanze. Il drop basso permette al piede massima capacità di gioco, e la grande capacità torsionale, la rende molto agile, ben capace di assecondare ogni movimento del piede. Questo determina grande capacità di controllo del passo, e rende la Peregrine 13 una gran scarpa da discesa, sia in fase di attacco, che in fase di controllo.
Se si è atleti ben preparati, con la Peregrine 13 si possono affrontare anche ultra distanze, anche con lunghe fasi di cammino, grazie alla sua comodità durante il passo.
E’ una scarpa che si fa apprezzare per il contatto a terra: sia perché è un contatto morbido, se si appoggio di tallone; sia perché ti fa sentire il piede ben piantato a terra.
La Saucony Xodus Ultra 2 è una scarpa progettata per proteggere maggiormente il piede nelle lunghe e ultra distanze.
L’intersuola, grazie all’inserto in gomma Pebax, ha una maggior capacità di restituire l’energia impressa, rendendo la corsa più efficiente, meno dispendiosa dal punto di vista energetico, a parità di sforzo.
E’ meno morbida nel contatto a terra, più reattiva. La reattività compensa la minor flessibilità torsionale.
La Saucony Blaze TR è una scarpa comoda da indossare e molto molto protettiva per il piede, con un intersuola che riesce anche ad assecondare in maniera piacevole la corsa, specialmente nelle discese corribili, anche su asfalto. E’ adatta a tutti i tipi di corridori, anche i più pesanti che vogliono affrontare a ritmi lenti lunghe distanze.
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