La Salomon Ultra Glide 3 è una scarpa con le palle.

O meglio, con le sfere.

Che poi non sono sfere:  sono conche.

Ma una conca vista da una certa prospettiva può essere considerata una sfera…

E grazie a queste “sfere”, la Salomon Ultra Glide 3 vuole portare più in la il concetto del “glide”, dello “scivolare”, del “fluire” del passo.

Se nelle precedenti versioni si limitava all’intervento della tecnologia del rocker che facilitava la transizione del passo, morbidamente e con poca fatica, la Ultra Glide 3 vuole proteggere al massimo il piede, alleviandolo dei traumi specialmente in prospettiva delle lunghe e lunghissime distanze.

E lo fa cercando di dissipare le dinamiche dell’impatto e del contatto a terra grazie a dei punti di depressione della pianta di appoggio, strategicamente posizionati sotto zone particolarmente sensibili del piede.

Queste depressioni, questa tecnologia, è detta Relieve Sphere: sfere di attenuazione.

Caratteristiche:

Peso 285gr
Drop 4mm altezza al tallone 41mm
Suola All Terrai Contagrip
Intersuola in Energy Foam con geometria Relieve Spehere
Tomaia in mesh con tecnologia Sensifit, con Endofit interno, sistema di allacciatura Quick-Lace, soletta ergonomica Ortholite

Scarpe della categoria “MAXI”:

Scott Kinabalu3, Vj Ultra 3, Icebug Arcus 2, Brooks Caldera, Ande Panther, TNF Altamesa 500, Asics Trabuco Max 4

 

TOMAIA

La tomaia della Salomon Ultra Glide 3 incarna i tipici canoni Salomon, con tecnologie ben rodate, che permettono una calzata avvolgente, comoda, e protettiva.

Il tessuto è un “normale” mesh ingegnerizzato con abbondanti strati di protezione in Tpu.

 

Non è una tomaia ariosa, ed è meglio indossarla con calze, proprio per gestire al meglio il sudore.

Avampiede

La zona avampiede è più larga e meno fasciante rispetto a quella della performante Salomon Genesis. Ed è sensato, volendo fornire maggior confort in considerazione di un uso prolungato.

Il puntale ospita bene le dita, che non sono compresse tra di loro, e sono ben protette da un puntale rivestito in maniera consistente ed estesa. Praticamente una scarpa anti infortunio!

 

Forse anche troppo, considerando l’elevata altezza a cui lavora l’avampiede – 35 mm da terra! – è più facile schiacciarli i sassi, che sbatterci contro!

E non sbattere mai contro qualche sasso sui sentieri di single track di bassa quota, dove finiscono per accumularsi tutti i sassi che si staccano a monte, è raro!

 

Contrafforte talonare

La zona del contrafforte tallonare è ben conformata, tenendo conto delle abbondanti imbottiture del collarino, che avvolgono completamente la caviglia.  Praticamente un cuscino!

 

La zona laterale del contrafforte è poi rinforzata dall’estese protuberanze dell’intersuola, che crea due pareti di contenimento che rendono la seduta del piede molto ferma.

Insomma, ci si sente avvolti, immersi, accuditi.

Sistema di allacciatura

Come anche sono abbondanti le imbottiture della linguetta para lacci, dotata di fascette laterali che la collegano alla tomaia.

 

La linguetta riesce ad assorbire la pressione della fine stringa del sistema Quick-lace, con la palpebra dotata di scomparto dove riporre il cursore di apertura.

 

Il sistema di allacciatura Quick-Lace è implementato anche dalla presenza di due fascette laterali, che vanno a rinforzare la tensione della tomaia nella zona della caviglia-collo del piede.

 

Il sistema di allacciatura inizia più in alto sulla base del collo del piede, e gli ultimi occhielli sono più in alto sul collo del piede.

 

Criticità della tomaia e della calzata: Contenimento avampiede e Drenaggio umidità.

Contenimento avampiede

Forse una fascetta del genere che è presente sulla zona alta del collo del piede non sarebbe stata male anche nella zona dell’avampiede, ad avvolgere l’ossicione dell’alluce: l’avampiede è ampio, il sistema di allacciatura parte più in alto sul collo del piede, la tomaia viene tirata meno sull’ossicione del piede.

 

Nei passaggi veloci di traverso, al momento dell’appoggio o spinta, si può sentire i “polpastrelli” delle dita scivolare lateralmente.

Si tratta di un traslazione della misura di un millimetro, che non comporta conseguenze negative, ma comunque un momento di incertezza te la da.

Drenaggio umidità

Un altro fattore da implementare è la capacità di drenare l’umidità imbarcata: ho corso la mattina presso nella vegetazione alta e umida che cresce ai bordi dei single track.
Mi sono ritrovato le scarpe inzuppate di acqua, i piedi freschi. E poi correndo…

Beh, stavo ascoltando musica con la cuffia a conduzione ossea.

Direte “ascolti musica quando vai in natura?”

Si, soprattutto se uscendo di casa prendo la macchina e alla radio il primo pezzo che passa è … “Perdere l’amore”…
Cioè, il pezzo che poi ti rimane in testa per tutta la mattina… “Perdere l’amore!”
No non si può andare avanti così.
Quindi cuffiette e musica di distrazione

Quindi, correvo ascoltando musica.
Poi, dopo aver attraversato la zona di vegetazione bagnata, ho iniziato a sentire un rumore strano.. come rane gracchianti.
Ho pensato si fossero fritte le cuffie! Le ho spente ed allora mi sono accorto che erano le scarpe zuppe di acqua a fare quel verso… Che fastidio!

La tomaia così ben rivestita non permette un efficace e svelto drenaggio dell’acqua: forse delle feritore praticate sulle zone laterali del puntale…

 

 

INTERSUOLA

L’intersuola della Salomon Ultra Glide 3 presenta un design simile a quello della più evoluta S-Lab Ultra Glide.

Questa è composta da un guscio in gomma EnergyFoam all’interno della quale c’è un “cuscino” di gomma EnergyFoam+.

Nella Ultra Glide 3 non è presente questo inserto di gomma EnergyFoam+.

E’ fatta di sola gomma EnergyFoam, la stessa utilizzata nella Salomon Genesis.

Salomon Ultra Glide 3 EnergyFoam

 

Ma con ben 7mm di gomma in più sotto al tallone. Ben 41mm di gomma sotto al piede, in tutto.
Ad 1 solo millimetro di gomma di quella che per adesso è la più alta MAXI scarpa da trail running, la New BAlance Hierro v9.

Eppure non sembra proprio di stare così alti da terra!

Poi anche sotto l’avampiede, considerando un differenziale tacco-punta di 6mm – minore di 2 rispetto alla Genesis – ci sono ben 35mm di gomma sotto le dita!

Un reparto suola-intersuola bello spesso, che non abbisogna di rock plate protettivo, essendo ben capace di assorbire le asperità del fondo, vuoi per le qualità della gomma, vuoi per la tecnologia Relieve Sphere.

 

Tecnologia Relieve Sphere

Lo sviluppo di una tecnologia, considera i suoi effetti in relazione alle capacità dei materiali e alle geometria.

I suoi effetti possono essere misurati, con macchinari di precisione.

Se una tecnologia viene applicata è perché ha effetti positivi. Magari anche negativi, relativamente anche al tipo di utilizzo ed utilizzatore. Ma si suppone che ne abbia solo positivi se viene applicata.

I nostri piedi non sono certo in grado di misurare le capacità di particolari tecnologie, solo di viverle, subirle, nel piacere o nel dolore.

La Tecnologia, a certi livelli, assomiglia molto alla Magia. E’ un Alchimia di fattori, che include anche l’utilizzatore.

Per cui la domanda è:
Funziona questa innovativa tecnologia detta Relieve Sphere?

 

E la risposta sarà:
Possiamo descrivere la cosa?

Al massimo possiamo solo descrivere il comportamento generale della Salomon Ultra Glide 3.

E magari confrontarlo con una scarpa priva di tecnologia Relieve Sphere, ma che condivide altre tecnologie…

Certo non sarà mai come confrontare la Ultra Glide 3 con Relieve Sphere contro una Ultra Glide 3 senza Relieve Sphere. Che sarebbe l’ unico tipo di confronto sensato…

Al massimo il confronto Ultra Glide 3 – Genesis ci può permettere di capire chi e quando utilizzare l’una e quando l’altra.

COMPORTAMENTO

Eccoci dunque a cercare di descrivere il comportamento della Salomon Ultra Glide 3.

Confronto Salomon Ultra Glide 3 Vs Salomon Ultra Glide 2

La precedente versione era una scarpa massimalista, leggera se si consideravano le sue misure.

La Ultra Glide 3 ha lo stesso peso, nonostante le misure siano aumentate.

E sembra più leggera, una volta indossata.

Più snella.

Ma forse è solo la maggior altezza a far sembrare più snella l’intersuola.

Confronto Salomon Ultra Glide 3 Vs Salomon Genesis

La Salomon Ultra Glide 3 ha l’intersuola in gomma Energy Foam. Come la Salomon Genesis.

Quindi ci sarebbe da aspettarsi un comportamento confortevole al momento dell’appoggio a terra, senza spugnosità, ed una ottima capacità di accompagnare il passo e la fase di spinta.

Come accade nella Salomon Genesis.

Solo che qui c’è ancora più gomma, sotto al tallone, e soprattutto sotto l’avampiede.

Più gomma non significa che la Ultra Glide 3 sia più morbida ed ammortizzante rispetto alla Genesis, che è già una scarpa ottima per quanto riguarda l’ammortizzazione del primo impatto a terra.

Nella Ultra Glide 3 c’è un aspetto del comportamento dell’intersuola che non c’è nella Genesis.

E forse – forse – ha a che fare con la Relieve Sphere. O forse solo col fatto che la zona avampiede è più spessa…

Comportamento in corsa su fondo compatto

Ho iniziato a correrci su pista ciclabile e poi sull’argine del fiume, percorso anche questo compatto. Perfetto per capire come si comporta la gomma.

Una corsa a passo corto, comunque velocità sui 5 al km. Per un paio di chilometri.

Ed era piacevole. Ed era anche facile tenere il ritmo.

Finché non mi sono “fermato” continuando a passo di camminata.

Ed ho sentito come se la scarpa continuasse a “vibrare”, a voler spingere la corsa che in quel momento non c’era.

Ho ripreso a corre per altri 6-700metri, e poi ho camminato.

E di nuovo quella sensazione.

Poi ho provato a correrci a 4e30 e a 6e30. La gomma reagisce sempre bene alla spinta, la rullata è sempre piacevole.

Una scarpa che può accompagnare diversi tipi di atleta e passo, dal brillante al lento pesante.

Proprio come la stradale Salomon Aero Glide 3, che ha un pizzico di morbidità in più al momento dell’appoggio, e maggior capacità di rimbalzo che dona più leggerezza in velocità.

Questo perché la gomma della Salomon Aero Glide 3 è la EnergyFoam Evo, la versione più evoluta del “semplice” EnergyFoam della Salomon Ultra Glide 3.

Sempre riguardo quello che è il comportamento nella corsa pura, confrontandola con la sorella Genesis, si nota una maggior facilità della Ultra Glide 3 nel momento del primo contatto a terra, ed una migliore capacità di accompagnare il passo a ritmo lento, con minor carico per l’avampiede, dove la Genesis, avendo un drop tacco-punta maggiore, fa caricare di più sulle dita al momento di spinta.

Comportamento in corsa sui sentieri

Innanzitutto occorre ricordare che lo stacco da terra al tallone della Salomon Ultra Glide 3 è di ben 40mm.

2mm in più di una Brooks Caldera 8, gli stessi di una Hoka Speedgoat 6, 2 millimetri in meno di una New Balancie Hierro v9.

Queste sono le misure della scarpe più utilizzate dai trail runner di un po tutto il mondo. Specie per le lunghe distanze.

Scarpe non certo veloci, ma protettive. Dotate di intersuole con gomme evolute, e tecnologie finalizzate a garantire efficienza di passo, per far faticare meno.

La Salomon Ultra Glide 3 ha una gomma evoluta, ed una tecnologia innovativa, almeno nel design. Rispetto agli altri modelli menzionati, ha una pianta di appoggio leggermente più stretta, sia al tallone, che all’avampiede.

 

Quando si corre sui sentieri si gode di assoluta protezione, l’intersuola assorbe ogni perturbazione del fondo, sia dal punto di vista di come il battistrada copia il terreno, sia dal punto di vista di come la gomma filtra ogni fastidio che il fondo potrebbe procurare al piede

Si ha quasi la sensazione di avere una ventosa, sotto ai piedi.

E si viaggia in totale relax.

Comportamento in salita

Con la Salomon Ultra Glide 3 in salita è possibile spingere di avampiede, sia con passo corto “puntato” a terra, sia con passo lungo “saltato” agile.

Si può correre con calma con appoggio pieno, e camminare agili.

 

Non è tanto per la camminata di potenza, quando si cammina in maniera molto muscolare, a bel ritmo: la gomma morbida non è adatta a quella spinta di chi ha polpacci come quadricipiti.

Quando si procede in passaggi con deviazioni repentine, occorre stare attenti all’appoggio sulle punte, nei traversi si può percepire l’avampiede traslare lateralmente (problema descritto in merito alla costruzione della tomaia).

Comportamento in discesa

In discesa si sarebbe quasi tentati di spingere, di aggredire il fondo, che i volumi non impacciano nei movimenti, la scarpa è leggera, non è affatto un intralcio…

 

Ma occhio: 35cm di gomma all’avampiede, per quanto al struttura sia anche flessibile, non permettono un controllo immediato come avviene nella Salomon Genesis, che essendo meno gommata offre anche maggior sensibilità del fondo, cosa che incide sul controllo del passo.

Nelle discese meno pendenti e con fondi meno dissestati, si può correre serenamente, che la scarpa ha un ottimo appoggio a terra, che spinge bene la rullata, senza “piegarsi” su se stessa, frenando la dinamica del passo.

 

Conclusioni sulla tecnologia Relieve Sphere

Volendo rispondere alla domanda di cui sopra, se funziona e come, questa tecnologia Relieve Sphere, mi viene da pensare un po’ al “Waffle” della X-Bionic Terraskin X00/C, la cui superficie di appoggio a terra non presenta sfere ma “cubi”.

Queste depressioni permettono alla varie superfici di contatto di agire elasticamente in maniera un po’ indipendente le une dalle altre.

Quando una “subisce” un avvallamento del terreno, copiandola per mantenere contatto a terra, le altre zone restano imperturbate e copiano a loro volta la superficie del terreno, mantenendo un contatto uniforme a terra.

Questo equilibro dell’appoggio a terra permette  alla tecnologia del glide di fluire meglio, lascia il passo scorrere in maniera corretta, lieve. Alleviato. Relieved,

Gran bel risultato che si traduce in maggior efficienza.

 

SUOLA

La suola Contagrip, con tasselli profondi e ben distanziati, unita alla tecnologia Relieve Sphere – che migliora il momento di contatto a terra – riesce a fornire sicurezza su ogni tipo di fondo.

Facendo attenzione a superfici levigate e inclinata, quando bagnate.

 

Salomon Ultra Glide 3 Contagrip Suola Relieve Sphere

 

 

CONCLUSIONI SULLA SALOMON ULTRA GLIDE 3

 

Beh, Salomon continua a sfornare modelli di scarpe d’eccellenza, al top delle diverse categorie: dopo la Salomon Genesis, la Salomon DRX Defy Grvl e la Salomon Aero Glide 3, ecco la Ultra Glide 3 nella categoria delle MAXI scarpe da ultra trail.

Una scarpa che ha tutto per accompagnare i trail runner verso grandi avventure.

Senza dover spendere poi tanto!

Con 100€ in più c’è poi la versione S/LAB: dotata di un inserto di gomma EnergyFoam + (una mescola PEBA/EVA ancora più evoluta rispetto alla EnergyFoam Evo) e con una tomaia dal tessuto più arioso e traspirante, e allo stesso tempo più resistente.

Li vale tutti questi 100€?

Boh, magari la proveremo, ma in fondo non ne sentiamo il bisogno: questa “semplice” Salomon Ultra Glide 3 ci soddisfa pienamente.

Salomon Ultra Glide 3

 

 

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