La Hoka Torrent 4 è la “entry level” della collezione da trail running di Hoka, una “Workhorse” shoes , un cavallo da soma, una scarpa da utilizzare per le uscite di breve/media distanza in cui far girare le gambe.
C’è stato anche un momento in cui avrei voluto inserirla nel segmento di scarpe “gravel”, parola che adesso va di moda anche nel settore running per indicare scarpe da corsa stradali – e la Torrent non è una stradale me è una corsaiola – con suola un po’ più “tacchettata” per uscite off-road.
Solo che la suola della Hoka Torrent 4 non è “un po’ più tacchettata”… è ben tacchettata! ed i tasselli si fanno ben sentire sui fondi compatti, come una scarpa Gravel di solito non fa sentire.
Ma se il vostro percorso è 90% “gravel”, allora quel 10% di “fastidio” si può ben sopportare. E se i fondi si fanno “hard” perché troppo morbidi o fangosi, allora si che si viaggia!
Caratteristiche:
Peso: 253gr
Drop 5, altezza al tallone 33mm
Intersuola in gomma PROFLY con design Meta-Rocker
Suola con tacchettatura in gomma ad alta aderenza con tasselli da 5 mm
TOMAIA
La tomaia è costituita da un mono strato di tessuto mesh con importanti inserti in TPU stampati posti sulle zone laterali, dove il tessuto mesh è sostituito da un tessuto tipo rip-stop.
Questa struttura di rinforzo è integrata al sistema di allacciatura, a sostegno della calzata.
C’è anche il tipo inserto in TPU – in questo caso più morbido – che riveste il puntale e che riesce comunque a fornire una buona protezione dagli urti.
Che poi è difficile urtare le dita contro qualcosa, vista la particolare curvatura della struttura dell’avampiede. Devi proprio infilare le dita sotto agli ostacoli, a farsele schiacciare!
Ritornando al tessuto mesh, mi ha sorpreso per la sua capacità protettiva dagli elementi: passando nell’erba folta e umida del mattino, ne sono uscito con il tessuto visibilmente bagnato ma con nessuna sensazione spiacevole di bagnato sul piede.
E attraversando zone sabbiose – ti quel tipo di sabbia fine dall’aspetto metallico – non ho poi ritrovato il piede annerito.
La Torrent 4 è dotata di linguetta para lacci a soffietto, non troppo spessa e imbottita in maniera densa, ben protettiva contro un allacciatura molto ben tirata.
La linguetta è’ integrata alla struttura della tomaia tramite soffietti laterali in tessuto, risulta ben stabile anche in uso più impegnativo.
Il collarino è leggermente imbottito ai lati, un po più pieno intorno al tendine, veste in maniera piacevole anche grazie al tipo di tessuto di rivestimento.
Da questo punto di vista, la Hoka Torrent 4 si può calzare anche senza calzini, avvolge il piede senza procurargli fastidi, spaziosa intorno alle dita, dove veste più ampia di Speedgoat o Mafate.
Non ci stati – almeno io non li ho avuti – problemi di sfregamento che hanno prodotto abrasioni.
Il contrafforte tallonare è strutturato da una coppetta semi-rigida che mantiene il tallone sempre in posizione, coadiuvata anche dall’Active Foot Frame, il design dei bordi dell’intersuola che si alzano oltre la seduta del piede, ad avvolgerlo lateralmente sistemandolo al suo interno.
La soletta interna è rimovibile, ben sagomata coi bordi alti, presenta una particolare design della superficie inferiore, sotto all’avampiede e al tallone, dove la gomma forma delle onduline leggermente sporgenti che in teoria dovrebbero fornire una certa “ammortizzazione”.
INTERSUOLA
La PROFLY di Hoka è una particolare gomma EVA molto elastica, che fornisce un discreto livello di ammortizzazione e una solida base che accompagna piacevolmente il piede – e questo anche grazie al design del rocker – durante la fase di distensione, senza farlo affossare, senza fare “sgonfiare” la dinamica della rullata, per fornire così un appoggio stabile ed un passo sicuro, e pronto allo scatto, ad accompagnare un passo spinto
La zona del tallone presenta una “coda” molto pronunciata, molto simile a quella di alcuni modelli stradali Hoka. La sua utilità consiste nell’anticipare il tocco a terra e fornire così un primo momento di appoggio morbido, che aumenta il senso di piacere del passo.
L’ammortizzazione è quella di una scarpa tipo categoria A2, non si percepisce tanta fase di compressione me si percepisce una bella elasticità di ritorno, anche quando si cammina.
Proprio in virtù di questo, la Hoka Torrent 4 è una scarpa che da il meglio di se quando si corre tra i 4′ e i 5’/km
Certo, ci ho corso anche a 5e20, ci si può correre anche a 5e40-6/km senza che la scarpa diventi “schiacciata” in fase di appoggio. Il piede non affossa nella gomma. Certo, peso 68kg e con zaino da 20L con 5kg, questo non avviene. Non so se sopra i 75gr il comportamento peggiori.
Ma si sente che non è la sua dimensione, la corsa lenta.
La scarpa spinge bene di avampiede, ti invoglia a tenere un ritmo in cui sei poco di sopra la soglia aerobica. Ti senti di alzare bene le ginocchia e portare il tallone ben alto.
E’ una scarpa poco voluminosa, e si muove bene anche sui percorsi in cui c’è bisogno di agilità, di acrobazia.
L’appoggio può essere instabile su fondo sassoso: non quando è composto da un letto uniforme di sassolini, dove si può correre pestando regolarmente a terra, ma quando si è un sentieri dove spuntano sassi dal fondo o è ricoperto da sassi rotolati, instabili: la struttura di appoggio della scarpa è abbastanza rigida, non copia bene il fondo, fa lavorare molto le caviglie per stabilizzare il movimento..
E per fortuna il drop è basso, la caviglia ha abbastanza gioco per correggere e mantenere la stabilità.
Questo può compromettere l’intraprendenza nella corsa spinta in discesa, dove poi si percepisce anche che la talloniera, comoda nel vestire il piede, non è abbastanza chiusa su di esso da far sentire sicuri della stabilità della scarpa, specie quando si va ad appoggiare il piede in fase di frenata/controllo.
Non mi è capitato di perdere contatto con la scarpa, ma questa sensazione di piacevole libertà sul corribile non mi ha dato fiducia nell’affrontare l’acrobatico con la mia solita spavalderia.
Da notare che la struttura dell’intersuola fornisce anche ottima protezione contro le asperità del fondo, al punto da aver permesso di non introdurre una piastra anti-roccia.
Fattore che amo, perché migliora la sensibilità all’avampiede, ed in questo caso, grazie alla densità della gomma, non si ha la sensazione di spingere in maniera poco produttiva sull’avampiede quando si affrontano salite.
SUOLA
La suola della Hoka Torrent 4 non è una suola “firmata”, e quando pesti fondi ben compatti, senti proprio quei ben tasselli flettesi sotto il peso.
E’ una suola che predilige fondi friabili, morbidi, anche umidi, anche fangosi. Su percorsi off-road da Gravel.
La si può usare per gare ad ostacoli, tipo spartan o mud race.
Non è piacevole su asfalto, e c’è da stare attenti su pietre bagnate.
CONCLUSIONI
La Hoka Torrent 4 è cambiata parecchio rispetto alla precedente versione, quasi stradale nel modo di vestire, più aggressiva nella suola. Con un anima più corsaiola. E allo stesso tempo dotata di maggior confort di marcia.
Se non ci fosse la Zinal, sarebbe la mia Hoka preferita, proprio per il suo carattere brillante.
E’ adatta ad atleti in forma per correre brevi e media distanze con buon ritmo, dove è possibile lasciar correre le gambe senza dover pensar troppo a dove non mettere il piede. Ma riesce anche ad essere una ottima scarpa per camminata, la preferisco ad una scarpa da trekking!
E’ una scarpa “gravel” nel senso che è adatta a correre su quei percorsi con quei fondi dove si potrebbe andare con una bicicletta gravel, una mountain bike tutta rigida, con ruote un po’ più tassellate delle solite montate dalle gravel, per affrontare con sicurezza fondi più morbidi e resi difficili dall’umidità e dallo sporco della stagione autunnale.
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